Lecce-Miccoli-Palermo intrecci interessanti...

09.02.2011 15:42

 

 

Il tutto è cominciato domenica, col gol del momentaneo 1-1 siglato da Fabrizio Miccoli contro la sua amata Lecce. Una rete sfociata in un pianto per aver segnato alla squadra del suo cuore, un atteggiamento che ha convinto Delio Rossi a lasciarlo in panchina vista il
 tourbillon di emozioni che ha colpito il capitano rosanero all'intervallo. 
Una storia da calcio che non esiste più, ma anche altro. Perché la vicenda Miccoli-Lecce ha anche svelato un retroscena di mercato che pare abbia inclinato un rapporto speciale. "E' un calciatore del Palermo, anche se il cuore lo ha per metà a Lecce. Per questo doveva mantenere la promessa e venire a giocare qua". Ha dichiarato Luigi De Canio alla vigilia della sfida contro i rosanero, lasciando intravedere una trattativa di mercato che poi è stata resa pubblica dallo stesso diretto interessato pochi giorni dopo. 
A Miccoli infatti proprio non è andata giù la strumentalizzazione delle sue emozioni subito dopo la sfida di domenica, e quindi ha deciso di svelare tutto quello che è successo nelle ultime ore di calciomercato, facendo anche mea culpa per i comportamenti avuti durante la partita: "L'attaccamento alla mia terra è una cosa personale che dovevo tenere per me. Non ho chiesto di essere cambiato nell'intervallo, mi ero un po' isolato dalla squadra, Delio Rossi mi ha visto e ha deciso di sostituirmi. L'allenatore del Lecce mi ha telefonato per chiedermi se volevo andare a Lecce, ma in prestito per sei mesi. Secondo loro io dovevo andare dal presidente Zamparini, l'unico che ha creduto in me, dopo l'esperienza al Benfica, e che mi ha sempre voluto, di mandarmi in prestito al Lecce. Mi sento il simbolo di questa squadra e sino a quando sarà così intendo rispettare il mio contratto. Mi sento tradito dalla società giallorossa e deluso da De Canio". 
Il tecnico giallorosso ha provato a replicare smorzando i toni: "Era molto evidente il tenore scherzoso delle mie risposte ai giornalisti che mi interrogavano su di lui". Ma la polemica è tutt'altro che rientrata...