dinamo - inter 1-2

06.11.2009 14:47

INTER PRIMA NEL GRUPPO - Stava per scendere il gelo della sconfitta sull'Inter. Il gelo di Kiev, il gelo del vento dell'Est che porta il nome di Shevchenko. Era suo il gol che decideva la sfida di Champions contro i nerazzurri fino all'85' e che lanciava la Dinamo in testa al Gruppo F. L'unica speranza di qualificazione agli ottavi per gli uomini di Mourinho era appesa  all'impresa di andare a violare il Nou Camp di Barcellona. Era, appunto. Perché Milito e Sneijder in due minuti hanno capovolto la sfida e lanciato l'Inter da fanalino di coda a capolista del girone, con un finale incredibile.

SHEVA GELA MOURINHO - In partenza un gran sinistro di Sneijder fa sperare in una buona serata per i nerazzurri ma Shevchenko al 24' gela i pochi tifosi italiani con una conclusione da fuori area che, deviata da Cambiasso, prende una traiettoria beffarda e scavalca Julio Cesar. La squadra italiana non riesce a reagire a causa del pressing soffocante degli ucraini, bravi a ripartire immediatamente in contropiede dopo aver atteso gli avversari. Di Milito l'unica conclusione degna di nota, non abbastanza potente per preoccupare la Dinamo.

IL PALO FERMA SAMUEL - Nella ripresa Mourinho scatena tutte le bocche di fuoco a disposizione: dentro Balotelli e Thiago Motta per Chivu e Cambiasso, Inter con il 4-2-1-3. L'assalto nerazzurro cresce con il passare dei minuti e piovono le occasioni: Samuel ci prova di testa, Milito di sinistro, ancora Samuel di testa colpisce il palo, Balotelli da solo davanti al portiere manda a lato. Sembra stregata.

MILITO-SNEIJDER, RIMONTA CLAMOROSA - Ma il bello per l'Inter arriva alla fine: all'86' Sneijder serve Milito in area e l'argentino non sbaglia, siglando il gol del pari e suo primo stagionale in Europa. Non è finita, perché tre minuti più tardi è proprio l'olandese che ribatte in porta un'azione tambureggiante con il tiro di Muntari non trattenuto dal portiere, il tap in di Milito respinto e infine la punta dello scarpino dell'olandese che fa esplodere tutta la panchina nerazzurra e porta l'Inter fuori dal freddo gelo di Kiev con il calore dei tre punti.